San Marino. USL: “Accordo reperibilità degli assistenti sociali, un passo in avanti contro la violenza sulle donne”

San Marino. USL: “Accordo reperibilità degli assistenti sociali, un passo in avanti contro la violenza sulle donne”

L’accordo sulla reperibilità degli assistenti sociali rappresenta un ulteriore passo in avanti contro la violenza sulle donne.

Lo afferma la Federazione Pubblico Impiego della USL che scrive: Lo scorso 29 maggio è stato siglato dalle OOSS e dal Comitato Esecutivo dell’ISS un importante Accordo che regolamenta la reperibilità degli assistenti sociali in modo che essi siano sempre a disposizione, a tutela delle vittime di maltrattamenti. Si dà così concretezza alle modifiche apportate lo scorso marzo con il decreto n. 62 “Modifiche alla Legge 20 giugno 2008 n. 97 “Prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere” e al codice penale” che tra le altre cose individua l’assistente sociale come figura di riferimento per dare supporto immediato alle vittime di maltrattamenti e scongiurare epiloghi tragici, che purtroppo spesso hanno avuto origine da iter burocratici troppo lunghi. Ancora una volta sono le persone, in questo caso gli assistenti sociali, ad essere chiamati a offrire un valore aggiunto, per non parlare del ruolo della Gendarmeria e delle Forze dell’Ordine che da anni gestiscono queste situazioni con massima professionalità, competenza e umanità”.

USL, aggiunge il comunicato, “plaude a tutti gli attori coinvolti e in questo specifico caso, a fronte dell’accordo siglato, ai tanti assistenti sociali cui la società di oggi deve moltissimo e che sono chiamati a rivestire un ruolo di grande responsabilità nell’aiutare ad interrompere il circolo vizioso della violenza. Sta anche in capo a loro la valutazione proattiva del rischio in ottemperanza alle raccomandazioni del Grevio. Ovvio che tale valutazione non può essere lasciata al giudizio soggettivo dell’operatore che infatti dovrà formarsi sulla base di parametri oggettivi e studi scientifici. Ci sono comportamenti che devono suonare necessariamente come campanelli di allarme. Così come è altrettanto vero che le segnalazioni agli assistenti sociali servono anche da filtro per abusi inesistenti che in qualche caso sfortunatamente hanno significato uno stigma insostenibile”. Non è mai facile avere a che fare con chi subisce violenza. La paura fa cambiare il comportamento, si perde l’autostima di sé stessi e si diventa a volte più rigidi e aggressivi. Dal punto di vista tecnico si può essere prontissimi ma c’è una complessità del lato umano che nessun manuale può insegnarci”.

“L’accordo siglato, grazie al supporto di tutti gli attori coinvolti, è sicuramente un ulteriore passo avanti sul contrasto di queste terribili problematiche, asserisce il Segretario della Federazione Pubblico impiego Simona Mazza. Abbiamo toccato con mano il forte senso di responsabilità del personale chiamato a rappresentare un ulteriore argine contro il dilagare della violenza. È quantomai arduo prendere su di sé il fardello di dolori così pesanti, tragedie raggelanti che spesso coinvolgono anche bambini, perché esse la gran parte delle volte, si consumano tra le mura domestiche. Ora abbiamo una legislazione più evoluta che ha finalmente posto al centro anche la professionalità di assistenti sociali instancabili nell’allontanare l’incubo della violenza e alleviare le sofferenze di chi purtroppo ne è da troppo tempo vittima”.

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