San Marino. Ricorso archiviazione, “fino a 15mila euro a legale privato da affiancare all’avvocatura

San Marino. Ricorso archiviazione, “fino a 15mila euro a legale privato da affiancare all’avvocatura

L’Informazione: “Caso Titoli, fino a 15mila euro a legale privato da affiancare all’avvocatura”

Con la delibera del primo febbraio il governo si rivolge allo stesso avvocato che già difende Bcsm in altri procedimenti e assiste il consigliere di Rete Santi imputato con Ciavatta nel caso del blitz in Carisp

Il Congresso di Stato, dopo una prima seduta nella quale aveva dato mandato all’Avvocatura di valutare la possibilità del ricorso, nella seduta del primo febbraio ha dato quindi mandato per fare opposizione all’archiviazione parziale del caso Titoli”. Per fare opposizione all’archiviazione, però, non si avvarrà della sola Avvocatura, ma ha deciso di incaricare anche un legale privato. Ora, non è dato sapere nel dettaglio che cosa il Dirigente dell’Avvocatura dello Stato abbia riferito al Governo nella seduta del 25 gennaio in relazione al procedimento penale n. 500/17 che vede l’Ecc.ma Camera quale parte civile. Dalla delibera datata primo febbraio n. 6 – delibera in attesa di decisione dell’Organo di controllo quanto alla spesa prevista pare tuttavia che l’incarico si renda necessario per l’attuale “carico di lavoro dell’Avvocatura dello Stato”. Non è da escludere comunque che ci fossero in quel riferimento anche valutazioni più tecniche circa la possibilità e opportunità o meno di procedere con l’impugnazione.

Sta di fatto che la volontà del Governo è quella di impugnare, anche perché con tutta evidenza l’archiviazione di buona parte di quel fascicolo ha fatto cedere le fondamenta della narrazione sulla quale si è basato l’avvento dell’attuale maggioranza al governo e non solo. Non è un caso che a spingere per il ricorso ci sia anche Libera, le cui convinzioni, che avevano avuto un peso sostanziale nell’apertura della crisi di governo, sono precipitate al pari di quelle della maggioranza con l’archiviazione. Poi c’è la Cdls, che con la maggioranza appare in linea. L’archiviazione ha d’altra parte fatto diventare inutile il bailamme sulla Commissione di inchiesta e ancor più inattendibile l’Ordine del giorno che la maggioranza ha voluto approvare, censurando anche chi non era neppure ritenuto responsabile nelle carte della Commissione.

Comunque, sta di fatto che il governo dà mandato per l’impugnazione incaricando un legale il cui curriculum è stato l’unico, par di capire dalla delibera, posto agli atti della seduta. Ora, su questo incarico da 15mila euro, conferito nell’ambito di una faccenda in cui di denari lo Stato ne ha spesi già molti, anche con la fallimentare applicazione della legge sulle risoluzioni bancarie, c’è probabilmente una serie di aspetti su cui riflettere.

L’incarico infatti viene conferito all’avvocato Tania Ercolani. Se nulla c’entra la considerazione espressa da taluno secondo la quale il coniuge di un Consigliere di maggioranza non potrebbe esercitare la propria professione, è altrettanto vero che andrebbero però tenuti in conto altri incarichi dello stesso legale.

E’ noto che l’avvocato Tania Ercolani, infatti, sia certamente avvocato della Banca Centrale in altri procedimenti.

E’ altrettanto noto che nel “caso Titoli” la Banca Centrale è già denunciante, perché gli esposti presentati furono depositati dal vice Direttore Daniele Bernardi, dal Vice presidente Francesco Mancini e dal Collegio sindacale della Bcsm. Banca Centrale oltre che denunciante è anche parte lesa e potenzialmente parte civile (non è dato sapere se sia costituita in tale veste). Non solo. Come già rilevato su queste pagine, Banca Centrale è anche imputata, nella veste di azionista al 100% di Banca Nazionale Sammarinese, ex BancaCis.

Un quadro con tale coincidenza di ruoli e patrocini imporrebbe, forse, una riflessione. A ciò si aggiunge che l’avvocato Ercolani è difensore anche di Emanuele Santi, segretario e consigliere del movimento Rete, che assieme al Segretario di Stato Roberto Ciavatta è imputato nel processo sul “blitz” in Carisp. Non è dato sapere se Ciavatta abbia o meno valutato di astenersi nell’adottare questa delibera che incarica il professionista privato.

Commenta un cittadino: “Non riesco a capire. Tempo fa ebbi necessità di un legale per una denuncia che mi era stata fatta da un soggetto. Mi rivolsi ad un avvocato. Mi rispose che non poteva difendermi perché due anni prima aveva portato avanti una esecuzione per conto di quel soggetto che mi aveva denunciato. Questo nonostante da allora non fosse più sotto il suo patrocinio. O qualcosa non quadrava all’epoca, o qualcosa non quadra adesso”.

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