San Marino. Progetto strade sicure “solo propaganda”, Repubblica futura

San Marino. Progetto strade sicure “solo propaganda”, Repubblica futura

Rassegna Stampa – Secondo Matteo Casali il progetto non è altro che una manutenzione ordinaria alla quale viene dato una nomenclatura altisonante

Critiche e proposte, quelle emerse dalla conferenza stampa di Repubblica Futura di ieri. Al centro dell’intervento il tema della gestione del territorio e l’operato dell’uscente Segretario al Territorio Canti, ma anche l’emergenza abitativa.

Nicola Renzi afferma che “il voto dei sammarinesi, questa volta, vale di più”, soprattutto per la forte incertezza politica, e fa un pronostico: “un governo che sia la riedizione del governo passato, con Libera al posto di Rete, sarebbe una risposta catastrofica per il Paese, per tutti i compromessi al ribasso, certamente negativi”.

Vengono poi messi, nero su bianco, gli “insuccessi dell’esecutivo uscente in termini di riforme”, soprattutto il mancato varo del Nuovo Piano Regolatore Generale. Governo uscente che descrive “un paese che non c’è”.

“La durata di un PRG è normalmente 10 anni – ha ricordato Silvia Santi – Questa doveva essere la durata anche del vigente PRG del 1992, già nato in realtà piuttosto come un piano di edificazione e che ci ha lasciato in eredità gli “ecomostri”, frutto dei fenomeni speculativi che tutti conosciamo”.

Nel 2016 il Congresso di Stato incaricò per la redazione del nuovo PRG l’architetto Boeri, professionista di fama mondiale noto per la sua particolare sensibilità ambientale, ed il Piano “SM 2030 Giardino d’Europa Microcosmo della Biodiversità” e, dopo che il governo precedente ha portato avanti il progetto, il PRG è approdato, all’inizio di questa legislatura, sul tavolo del neo-Segretario di Stato al Territorio Stefano Canti”.

Ma qualcosa è cambiato. “La DC inizia a ‘minare’ il Piano Boeri, prima sul tema dell’inedificabilità in aree a rischio idrogeologico, che giustamente Boeri si rifiutava di acconsentire, poi sugli indici edificatori, poi ancora sul tema della “crescita zero”.

Alla fine Canti rompe con l’architetto Boeri in malo modo, esponendo il Paese al ridicolo; cestina il PRG già pagato dai Sammarinesi; propone consulenze milionarie per l’architetto Foster e riavvia daccapo la giostra. Con risultati che saranno, dati gli orientamenti internazionali, prevedibilmente ben poco dissimili da quanto proposto da Boeri”.

E così Stefano Canti, da ‘main sponsor’ di Boeri nel 2016 assieme a Manuel Ciavatta, si trasforma nell’esponente politico più critico e negativo, racconta Antonella Mularoni.

“Quel che più spaventa il Signor Canti, e non Segretario, perché il titolo di Segretario uno se lo deve meritare – afferma Augusto Michelotti – è la programmazione, perchè presuppone coerenza. Il governo uscente ne è terrorizzato”.

“L’operato della Segreteria al Territorio è il primo esempio di come la propaganda la faccia da padrone” afferma Matteo Casali. E con due esempi fa il punto della situazione sul progetto strade sicure e sulla collaborazione di AASLP con l’Università, impostata col precedente governo, poi completamente recisa .

“Partiamo dal progetto strade sicure – afferma Casali – i cui cartelli hanno riempito strade, incroci, cantieri e palle degli occhi. Il progetto non esiste. Infatti, all’interpellanza che chiedeva conto del progetto, la Segreteria non è riuscita a fornire nessun tipo di documentazione. E volete sapere il perché? Semplice: perché il progetto non è nient’altro che la normale attività di manutenzione stradale nomenclata in maniera altisonante.

A dimostrazione dell’inesistenza del progetto ci sono le rotatorie, realizzate in maniera sperimentale. La cittadinanza lo deve sapere: le rotatorie sono state fatte sperimentali poiché in questo modo la legge permette di bypassare una serie di iter legislativi e così facendo si possono buttare le ruspe in mezzo alla strada”, quindi svincolandosi dalla progettazione degli interventi.

Casali continua con l’analisi della questione Università e AASLP, progetto di collaborazione iniziato durante lo scorso governo, al quale “Canti ha dato un taglio brusco, millantando un costo troppo elevato (90 mila euro), per poi spenderne 150 mila per una consulenza al politecnico di Milano che non ha aggiunto niente, ma causerà problemi all’AASLP, per esecuzioni di appalti e in termini di futuri posti di lavoro”.

L’argomento dei lavori pubblici alle strade continua con Roberto Ercolani, candidato Rf oltre che Capitano di Castello di Serravalle, che lamenta lo scavalcamento del parere delle Giunte nelle vendite, ad esempio dei frustoli, e ha sottolineato che i manifesti nelle rotonde non hanno niente a che fare con la Sicurezza, ma solo con la Propaganda.

“Sul tema casa assistiamo ad un silenzio assordante del Governo – ha dichiarato Antonella Mularoni – non viene manifestata alcuna preoccupazione per le fasce di popolazione che cercano appartamenti in locazione e che non possono permettersi i canoni stratosferici determinati dalla introduzione delle residenze atipiche, residenze che stanno mostrando tante criticità. Dobbiamo avere la possibilità di scegliere quali persone non sammarinesi vogliamo nel nostro territorio e puntare su persone che portino sviluppo, innovazione. Non vecchi di altri paesi”.

Per quanto riguarda gli immobili il monito della Mularoni è chiaro: Non si può lasciare il mercato libero occuparsi dell’emergenza abitativa, o la politica non avrà più alcuna utilità. Bisogna incentivare le scelte che favoriscano il benessere della collettività”.

Interviene poi Federico Bascucci che porta l’attenzione sul tema dei rifiuti, e spiega che “il progetto del porta a porta era già fatto e già appaltato per estendere il servizio su tutto il territorio, ma, quando il governo è salito, ha deciso di invertire la rotta, ridistribuendo incarichi e consulenze. In realtà – continua Bascucci – hanno solo cambiato colore ai cassonetti e la cosa, sorprendentemente, non ha portato alcun beneficio”.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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