San Marino. Partita per il nuovo governo verso la chiusura. Ancora aperta quella per le deleghe

San Marino. Partita per il nuovo governo verso la chiusura. Ancora aperta quella per le deleghe

Il prossimo governo di San Marino sarà composto dalle coalizioni Democrazia e Libertà, e Libera/PS – PSD.

Per l’ufficialità occorre attendere ancora qualche giorno ma ormai la strada è segnata. I due schieramenti hanno trovato l’accordo di massima sui punti programmatici da realizzare nella 31^ legislatura. Formalmente manca solo l’ok di Alleanza Riformista all’intesa preliminare, il cui direttivo si riunirà questa sera. Intanto oggi è stato organizzato un nuovo incontro informale tra le coalizioni per definire ancora meglio l’intesa.

“Abbiamo raggiunto una sintesi sulle principali linee programmatiche – commenta da via delle Scalette Francesco Mussoni – e un’intesa preliminare sulla futura azione di governo. Si tratta di una base di lavoro avanzata in discussione nelle direzioni delle forze politiche. Continuiamo a lavorare, con fiducia”.

Chiusa la partita del governo entra nel vivo quella per le deleghe. Assodata la formazione 5-2-2-1 con 5 Segreterie all Dc, 2 a Psd e Libera, 1 ad Alleanza Riformista, c’è da  definire i nominativi e la distribuzione delle responsabilità. Sui nomi in casa Dc si va verso la conferma dei 5 Segretari che hanno ottenuto più preferenze, quindi Marco Gatti, Luca Beccari, Stefano Canti, Mariella Mularoni e Teodoro Lonfernini. Resterebbe fuori solo Massimo Andrea Ugolini, giunto settimo. Nel Psd la pratica è praticamente chiusa, con Federico Pedini Amati e Andrea Belluzzi giunti primo e secondo. I giochi sono un po’ più aperti nelle altre due liste. In Alleanza Riformista si va verso una corsa a due tra Denise Bronzetti e Gian Nicola Berti, entrambi nel mirino del fuoco incrociato degli alleati vecchi e nuovi per motivi diversi. In Libera in pole position ci sono i primi due per preferenze Matteo Ciacci e Alessandro Bevitori,  anche se la componente democratica spinge per avere un proprio rappresentante. Nell’ipotesi che a Libera vada la delega al Territorio, potrebbe avere spazio Vladimiro Selva, attualmente tecnico progettista dell’Aaslp nella scorsa legislatura tra le voci più critiche nei confronti della gestione di Stefano Canti.

Sulla distribuzione delle deleghe dovrebbero rimanere in capo alla Dc Esteri, Finanze e Giustizia. Sfida aperta invece su Sanità e Territorio, contese anche dalla coalizione Libera-Psd che potrebbe avere anche una tra Lavoro e Industria oltre al Turismo che resterebbe in capo a Pedini Amati. Alleanza Riformista potrebbe mantenere gli Interni (in questo caso Gian Nicola Berti continuerebbe il lavoro iniziato nel 2023), oppure optare per il Lavoro, settore di competenza di Denise Bronzetti.

Per definire squadra di governo e deleghe le forze della futura maggioranza hanno a disposizione ancora almeno un paio di settimane. Come sempre in questi casi le trattative si preannunciano febbrili, tra le coalizioni ed internamente ai partiti.

E c’è già chi guarda avanti alla 32^ legislatura…

 

Davide Giardi

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