San Marino. Belluzzi: “Una scarsa trasparenza ha caratterizzato l’intera legislatura”

San Marino. Belluzzi: “Una scarsa trasparenza ha caratterizzato l’intera legislatura”

Rassegna Stampa -Iro Belluzzi: “Varie cricche o fratellanze purtroppo imperversano in Repubblica. I cittadini ne siano consapevoli”

ANTONIO FABBRI. Compressione del diritto dei cittadini ad essere informati e scarsa trasparenza, che ha caratterizzato l’intera legislatura, anche in questa fase pre-elettorale. A puntare il dito è Iro Belluzzi, di Libera.

Ormai ci siamo, lunedì si aprirà la campagna elettorale…
“Sì – dice Iro Belluzzi di Libera – Ci stiamo avvicinando rapidamente a quello che sicuramente è il momento più importante per un sistema democratico cioè il passaggio elettorale che per la nostra Repubblica sarà celebrato il prossimo 9 giugno. Si respira però un’aria strana”.

In che senso? “Il periodo pre-elettorale che stiamo vivendo, sia nella percezione della popolazione che dei candidati , sia anche nelle intenzioni di chi vive il suo impegno civico all’interno dei partiti o dei movimenti sembra sospeso, svuotato dal sano e produttivo confronto e dibattito proprio di tutti i passaggi pre- elettorali.

Mancano poco più di tre settimane alle elezioni e non si è potuto iniziare quella che è l’attività che normalmente caratterizza e ha caratterizzato la campagna elettorale; ciò in forza di una interpretazione, di cui non so essere più preciso, della legge elettorale fornita dal congresso di stato secondo cui la campagna elettorale potrà iniziare solamente dopo il 20 di maggio.

Questo stato di cose fa vivere un profondo disagio in chi come me ha l’idea fortemente democratica per cui la delega della rappresentanza conferita dal corpo elettorale ai corpi intermedi sia frutto di una scelta consapevole fondata sulla conoscenza dei programmi politici che determineranno le scelte di chi sarà indicato a governare nella prossima legislatura”.

Perché pensa che questa interpretazione restrittiva sia penalizzante? “La lettura che il Congresso dà della legge elettorale conduce ad una modalità ristretta, contratta rispetto al passato che fa sì che il corpo elettorale debba firmare una delega quasi in bianco nei confronti di chi li dovrà amministrare che avrà poco tempo per spiegare; tutto ciò in quadro generale in cui la disaffezione verso la politica imperversa e il rischio di astensionismo è veramente alto.

Ribadisco, la democrazia passa attraverso la conoscenza e la possibilità di valutare l’impostazione che una aspirante nuova classe politica vorrà dare al paese. La democrazia passa attraverso la trasparenza degli atti e delle decisioni assunte che devono essere sondate dalla cittadinanza e per far questo ci vuole tempo”.

Come si rimedia a questo stato di cose? “Ritengo necessario che si debba dar subito avvio alla campagna elettorale, rimuovendo questo limite frutto di interpretazione dell’attuale esecutivo. Ormai al 20 maggio manca poco, ma sarebbe comunque un segnale. Anche perché…”

Dica, dica… “Mi duole dover constatare che la maggioranza uscente, che non ha eccelso in trasparenza in questi anni, non si smentisce anche con quest’ultima disposizione che determina i tempi troppo stretti per la campagna elettorale andando così a riconfermare l’approccio che ha avuto sulle modalità che ci hanno portato a contrattualizzare il debito estero, che hanno portato alla sottoscrizione dell’accordo di associazione all’UE, o che hanno caratterizzato alcuni passaggi “propedeutici” alle riforme della giustizia.

Si chiede allora un aiuto alla cittadinanza, un moto d’orgoglio per far uscire la Repubblica da questo pantano di stampo conservatore, perché la conoscenza e la trasparenza rappresentino sempre gli strumenti attraverso cui la cittadinanza si può riappropriare della passione alla partecipazione politica e all’impegno nella cosa pubblica”.

Ma questa trasparenza che lei invoca cosa implica? “Implica la richiesta a tutti i cittadini di non prendere in considerazione tutti coloro che non abbiano dimostrato con forza di non rispondere alle varie cricche o fratellanze che purtroppo imperversano nella Repubblica. Ritengo che attraverso la conoscenza e la trasparenza degli atti il Consiglio grande e Generale possa ritornare ad essere compiutamente luogo di confronto e di elaborazione da parte di rappresentanti solo delle istanze della popolazione e non di piccoli gruppi di potere. Tra l’altro mi faccia aggiungere una cosa…”

Prego… “Mentre rispondo a questa intervista vedo che sono state pubblicate le liste dei candidati sul sito istituzionale delle elezioni. Mi faccio una domanda: c’entrerà forse il fatto che l’Osce in questi giorni sta compiendo la sua visita a San Marino?”

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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