Rimini. Gli trovano hashish, marjuana e cocaina. Arrestato dalla Polizia di Stato

Rimini. Gli trovano hashish, marjuana e cocaina. Arrestato dalla Polizia di Stato

E’ stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato di Rimini, in flagranza di reato, un trentacinquenne italiano, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Ne dà notizia la Questura di Rimini, precisando che “l’attività, sviluppata a seguito delle acquisizioni info-investigative della Squadra Mobile, è frutto di un’implementazione dei controlli e del monitoraggio dei fenomeni di criminalità diffusa in ambito cittadino e, in particolare, per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il personale della Squadra Mobile stava monitorando l’uomo, poiché da riscontri investigativi era emerso che lo stesso potesse detenere un importante quantitativo di sostanza stupefacente, destinato ad essere poi spacciato al minuto in tutta la provincia di Rimini e nelle zone limitrofe mediante consegne mirate.

Pertanto, in data 29 maggio, gli uomini della Squadra Mobile, in servizio davanti al luogo individuato come possibile “magazzino” per lo stupefacente, sito nell’entroterra riminese al confine con San Marino, hanno notato l’uomo particolarmente agitato che entrava ed usciva dalla propria abitazione, verificando continuamente la situazione all’esterno della propria abitazione, come se stesse aspettando qualcuno.

Conseguentemente, dopo essere riusciti ad entrare, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione d’iniziativa che ha permesso di rinvenire e sequestrare circa 3.6 kg di hashish, suddiviso in 67 panetti e 550 gr di marjuana, suddivisa in 9 involucri, nonché 4 grammi di cocaina, oltre a 2 bilancini di precisione, una macchina termosigillante, idonea al confezionamento delle sostanze, e la somma di 850 euro in contanti.

L’uomo, già gravato da precedenti in materia di stupefacenti è stato tratto in arresto e, all’esito del giudizio di convalida è stata confermata la misura degli arresti domiciliari in fase di indagini preliminari”.

La Questura “ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza”.

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