Presentati i nuovi vertici di Bsm. Agenzia Dire Torre 1

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TAGLIAFERRO: SAREMO PRONTI QUANDO LA ‘MALEDETTA NOTTE’ FINIRA’ 

Banca di San Marino, con i suoi 1.349 milioni di euro di raccolta diretta al 30 aprile scorso, contribuisce per il 23% al capitale totale del sistema bancario sammarinese. E di quanto custodito nei suoi forzieri, ben il 73% e’ riconducibile a sammarinesi e residenti. Il neo presidente Giuseppe Guidi, insieme al direttore Vincenzo Tagliaferro, hanno incontrato oggi la stampa per presentare il nuovo Cda e, soprattutto, per presentare i numeri del bilancio 2010, approvato l’8 maggio scorso dall’assemblea dei soci. Al 31 dicembre 2010 l’utile in essere supera i 7 mln e mezzo di euro (7,547 mln), il fondo rischi ammonta a 57,297 mln, mentre le azioni del gruppo banca sono rivalutare a 1,20 euro. Se nel 2011 il loro valore corrispondeva a 60 euro, oggi si attesta invece a 94,30 euro.    

Su tutti i dati presentati, Tagliaferro sottolinea il coefficente di solvibilita’, che “per Bsm e’ superiore al 20%, contro l’11% previsto per le banche sammarinesi”, e il free capital che sfiora i 100 milioni di euro (piu’ precisamente 98 mln). Dodici filiali piu’ uno sportello per il private banking, 140 dipendenti e “l’intenzione di mantenere lo stesso livello occupazionale malgrado la fase critica per tutto il sistema”, sottolinea il presidente Guidi. Il gruppo Bsm comprende poi il Leasing sammarinese, il Leasing Sammarinese Italia, Easy Holding e la nuova societa’ immobiliare, Bsm immobiliare, “con cui- aggiunge Guidi- stiamo rilevando le aree di crisi del settore immobiliare”.

La banca e’ tranquilla- assicura Tagliaferro- ha solvibilita’ e puo’ fare investimenti con ragionevolezza, per questo abbiamo deciso di non toccare la quota di free capital se non con convenienza conclamata”. Presidente e direttore insistono: malgrado tutto quello che il sistema bancario sammarinese ha passato negli ultimi due anni, l’istituto storico di Faetano ha le spalle coperte. “Ci siamo preparati- prosegue Tagliaferro- perche’ siamo convinti che la ‘maledetta notte’ dovra’ finire e che e’ necessario riempirla con fatti seri che elevino la realta’ sammarinese”. Quindi, di fronte alle nuove procedure e formalita’ richieste ai clienti dalle normative antiriciclaggio, si scusano: “Quella che ai loro occhi puo’ sembrare eccessiva formalita’, e’ semplicemente il rispetto delle regole, convinti che possa consentire alla crescita finanziaria e al ragionevole profitto per la banca”.

    Di fatto, il rispetto delle regole e’ un passaggio indispensabile per accreditarsi all’esterno: “Il mercato interno e’ piuttosto ristretto- fa notare Guidi- dobbiamo ricercare rapporti piu’ ampi oltre confine, abbiamo gia’ rapporti con realta’ importanti e di livello nel circondario, e’ un mercato che va ampliato”. In questa direzione si inserisce anche la ricapitalizzazione delle societa’ italiane del gruppo: “Non abbiamo voluto dare l’idea che si fuggisse dall’Italia perche’ avevamo paura di chissa’ cosa- chiarisce il direttore- abbiamo avuto le ispezioni di Bankitalia e non hanno trovato niente di sostanzialmente grave”. E “proprio perche’ ci crediamo che questo momento passera’- prosegue- stiamo sviluppando rapporti corretti con Bcsm, verso cui c’e’ massima fiducia rispetto anche la problematica con Iccrea”.

Rispetto al gruppo Bacciocchi-Fincapital, il direttore dell’istituto assicura che i nodi si stanno sciogliendo: e’ gia’ stata perfezionata la cessione consensuale di sei cantieri, il settimo e’ in dirittura d’arrivo, alla Bsm immobiliare.   

“Oggi siamo meno preoccupati del passato- tira le fila del discorso Tagliaferro- abbiamo stratificato qualche errore, ma anche ricchezza”. E qui il discorso si accalora. Riferendosi all’Ente Cassa di Faetano, che detiene il 90,13% delle proprie quote, spiega: “Diversamente da qualcun altro istituto, abbiamo un ente che non ha preso tutti gli utili, portando via ricchezza al Paese”. Contro questa gestione “e’ da gridare vergogna- alza la voce Tagliaferro- perche’ hanno usato San Marino peggio delle colonie”.

Il direttore riserva un’altra bacchettata ai conquistatori d’oltreconfine: “Oggi non sappiamo se la fusione Bac e Ibs si sia conclusa- continua- e gia’ se ne sono andati via con 37 milioni di euro, queste persone io preferisco non salutarle”. Guardando al futuro, “oggi speriamo che tutti si risollevino e facciano bene il loro percorso- conclude- perche’ quando la nottata finira’ saremo pronti”.    

Infine, la presentazione del nuovo consiglio di amministrazione: Fabio Gasperoni, vicepresidente Bsm, poi Fabio Console, Remo Contucci, Marino Casadei, Marino Cecchietti, Renzo Giacobbi, Walter Guidi e Conrad Mularoni.

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