L’inno nazionale di San Marino arricchisce l’arrangiatore iraniano
Lo sfruttamento commerciale sulle piattaforme web internazionali della musica di Federico Consolo al centro del dibattito della Notte Rosa di Rimini. Sabato 6 luglio, ore 21.
Con il giornalista Michele Bovi e il direttore d’orchestra Vince Tempera per la presentazione del libro “Anche Mozart copiava e plagiava i Beatles”
Trascorsi 70 anni dalla morte degli autori un brano musicale diventa di pubblico dominio, pertanto chiunque può elaborarlo. Fanno eccezione gli Inni nazionali che per legge non possono generare proventi. Ad esempio la SIAE-Società italiana degli autori ed editori-non accetta arrangiamenti dell’Inno italiano, o meglio può accettarne il deposito senza però concedere profitti. Una regola che vale un po’dappertutto nel mondo, a meno che non si scopra la maniera di aggirarla. Come quella di cambiare il titolo del brano.
Nell’Archivio delle opere musicali della SIAE non si trova il titolo “Inno nazionale della Repubblica di San Marino” e neanche “Oh Antica Repubblica, onore a te” (dal testo di Giosuè Carducci abbinato alla musica). Si trova invece “AETN San Marino” che nasconde melodia, armonia e ritmo ufficiali dell’opera. Il deposito della SIAE (e delle altre società internazionali di copyright) indica quali aventi diritto il compositore Federico Consolo (che però è notificato come “non amministrato”) e l’arrangiatore Ossi Bashiri, oltre alla società inglese Extreme Music che figura come editore originale, la statunitense Sony Music come amministratore e sub editore per l’Italia. Il deposito cita un secondo “editore originale” di cui però resta secretata l’identità. Questo brano e presente su tutte le piattaforme web e genera pertanto proventi.
Ma chi è l’arrangiatore Ossi Bashiri? Si rintraccia il suo nome unicamente in un sito che lui stesso gestisce. Di origine iraniana, residente in Inghilterra, si presenta come autore e produttore, diplomato alla Royal Academy di Londra, con esperienze lavorative assieme a Pet Shop Boys, Duran Duran e Sade. Resta il mistero su che cosa c’entri Ossi Bashiri con l’Inno nazionale della Repubblica di San Marino.
A comporre l’Inno fu Federico Consolo (1841-1906), musicista anconetano che aveva studiato composizione con Franz Liszt. Consolo era stato segnalato alle autorità del Titano da Giuseppe Verdi. La sua opera si ispirava a una corale religiosa del X secolo trascritta in un breviario monastico.
L’Inno fu eseguito per la prima volta dalla banda militare il 30 settembre 1894 per l’inaugurazione del Palazzo Pubblico, presente Giosuè Carducci, in veste di oratore ufficiale: i versi con cui il poeta concludeva il suo intervento furono 80 anni dopo metricamente adattati alla musica di Consolo dal maestro Cesare Franchini Tassini, fondatore della Corale San Marino, divenendone il testo ufficiale: “Oh antica Repubblica / Onore a te virtuosa / Onore a te. /Oh antica Repubblica / Onore a te virtuosa / Onore a te. / Generosa fidente / Virtuosa. / Oh Repubblica / Onore e vivi eterna / Con la vita / E gloria d’Italia / Oh antica Repubblica / Onore a te”.
L’intera storia musicale e commerciale di Ossi Bashiri (con rivelazioni preannunciate come clamorose) sarà tra i temi trattati dal giornalista Michele Bovi assieme al direttore d’orchestra Vince Tempera sabato 6 luglio alle 21 alla Notte Rosa di Rimini (Serra Cento Fiori, via Galliano19) in occasione della presentazione del libro “Anche Mozart copiava e plagiava i Beatles” scritto da Michele Bovi.
Tra John Lennon e Paul McCartney, tra Amadeus Mozart e Michael Jackson, ci sarà spazio anche per Federico Consolo e il suo Inno nazionale della Repubblica di San Marino. Quesito fondamentale: è lecito lo sfruttamento commerciale realizzato dall’arrangiatore Ossi Bashiri?
