Le vicissitudini storiche e sociali ed i fenomeni negativi che si sono susseguiti in questi anni a livello europeo e di conseguenza a livello locale, hanno segnato un po’ tutti i settori che faticano ancora a riprendersi.
Uno dei comparti più colpiti è però stato quello della ristorazione. Gli aumenti dei costi delle materie prime e quello delle bollette per elettricità ed il riscaldamento hanno ridotto drasticamente i profitti dei ristoratori che, come se non bastasse, si trovano anche a fare i conti la mancanza di personale qualificato, quasi impossibile da reperire e difficilissimo da formare.
In un Paese come San Marino che vive prevalentemente di turismo non è possibile non prestare attenzione al settore della ristorazione.
Se vogliamo puntare sull’innalzamento degli standard turistici del nostro Paese e sulla promozione e valorizzazione del settore dobbiamo sostenere i ristoratori affinché possano mantenere dei livelli qualitativi elevati.
Sono convinto che per iniziare a risolvere qualche problema occorra partire dalla formazione delle giovani leve, con un percorso didattico e professionale che inizi dalle scuole, introducendo nuovi corsi funzionali che nel settore sta formando personale di alto livello, ma che andrebbe potenziato.
Inoltre, penso che sia necessario incentivare le persone a prendere in considerazione quei lavori che ormai non vuole fare più nessuno ma che in realtà sono specializzati e spendibili sul mercato del lavoro.
Accanto alla formazione, occorre sostenere i ristoratori nelle assunzioni del personale, introducendo incentivi e maggior flessibilità che possano rendere sostenibile assumere personale specializzato e/o da formare.
Come imprenditore nel commercio di frutta e verdura, mi trovo spesso a contatto con i ristoratori che mi informano sulle loro innegabili difficoltà e che a caduta, innescano involontariamente una catena di problematiche economiche.
Alcune criticità per il settore ristorativo provengono anche dalla gestione delle mense pubbliche che, grazie al sostegno statale, attraverso lo strumento della Smac Card, riescono ad ottenere prezzi più vantaggiosi, creando una evidente disparità di trattamento che alla fine si riversa sul cliente del ristorante o del bar.
Sono certo che sia possibile trovare soluzioni condivise che vadano nella direzione di una maggiore equità per tutti i settori della ristorazione, come ad esempio, poter offrire i vantaggi i della Smac Card anche a bar e ristoranti, magari solo per per i pranzi infrasettimanali, escluso il week end e introducendo anche un tavolo permanente tra Associazioni di settore e Stato in un’ottica di pari opportunità e valorizzazione del comparto.
L’impegno per migliorare i settori di cui mi sono sempre occupato è il motore che ha mosso la mia candidatura, un’occasione per me per mettermi al servizio di tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro di questo nostro Paese che merita di più e che può ambire a divenire fiore all’occhiello d’Europa per una ristorazione di qualità.
Domenica 9 giugno, votate Domani Motus Liberi e scrivete il mio nome: siate voi il cambiamento che vorreste vedere nella nostra amata Repubblica!
Luca Faragona – Domani Motus Liberi
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