Questa campagna elettorale è giunta alla fine. Ci sono stati momenti di calma piatta, momenti di accuse incrociate tra partiti e Segretari di Stato, ci sono state gaffe, annunci di riforme epocali di soluzioni magiche a problemi che invece sono molto complessi.
Io invece voglio continuare a sensibilizzare la popolazione su quello che è l’aspetto più importante di questa campagna elettorale: la necessità di una classe politica nuova, rinnovata. È quello che ho cercato di costruire nei miei anni di mandato da Presidente del movimento giovanile Dc.
La popolazione oggi, a causa dei social network e dei media, vive un’intossicazione di notizie, spesso non veritiere. Allora diventa importante intanto accorgersi che non tutto è semplice, non tutto si risolve con la bacchetta magica o con degli slogan che vengono lanciati nelle campagne elettorali.
A volte la cosa migliore è smettersela di affidarsi a quei politici, o pseudo tali, che ti danno la pacca sulla spalla, che ti promettono di risolvere tutti i problemi, che si riscoprono i tuoi più grandi amici nelle settimana di campagna elettorale quando in questi anni non ti hanno mai considerato.
Io ho deciso di impegnarmi per la prossima legislatura per creare una squadra di persone che abbiano veramente a cuore un modo diverso di fare politica. Un modo che possa portare veramente un risultato concreto alla Repubblica.
Perché la prossima legislatura è quella dell’accordo di associazione con l’Unione Europea. Sì, è vero: l’avrò detto ormai mille volte, ma è la verità!
Non è la legislatura delle mille idee stravaganti. È la legislatura della concretezza, è la legislatura in cui dobbiamo tornare ad essere interessanti per gli investitori, per i nostri giovani che vogliono viaggiare e fare esperienze all’estero, migliorare e poi tornare in Repubblica per far crescere il nostro sistema.
L’Europa mette in gioco un fattore importante: il rapporto con il potere. È un tema centrale. La politica sammarinese deve sciogliere quei gangli di accentramento del potere, rimettere al centro il confronto, il dialogo tra le parti sociali e con tutta la società civile, i professionisti che la compongono.
Insieme dobbiamo scrivere nuove regole per il nostro Stato, visto che andrà in un mercato di 27 Stati con i quali dovrà confrontarsi con serietà e meritocrazia.
Questa è l’occasione per riavvicinare finalmente i giovani alla politica e mettere la loro esperienza al servizio del paese. Questa è la politica, questo è ciò su cui ho cresciuto i giovani Dc. Ognuno di loro ha saputo mettere in campo la propria esperienza per migliorare il partito ed il paese.
Per questo spero che vengano eletti in Consiglio, per migliorare veramente la Repubblica. Sono ragazzi che hanno studiato all’estero, hanno vissuto, hanno conosciuto. Questo è fondamentale per un paese che vuole ritornare ad avere una politica che ha passioni, che crei il desiderio e che muova un popolo che oggi molto spesso rimane assopito sul divano a scrollare il cellulare e guardare le mega ricette fantasiose di risoluzione a problemi complessi.
Le assemblee politiche sono sempre più vuote mentre sono piene quelle dove si dà da mangiare gratuitamente. Davvero ormai la politica si è ridotta a dover dare da mangiare gratis alla gente per riempire una sala. Perché questo accade? Perché è finito il desiderio di partecipare alla cosa pubblica.
Per riattivare il desiderio serve una politica vera, seria, disinteressata, non arroccata sul potere, capace di mettersi in discussione. Basta alla discrezionalità e allo strapotere di alcuni personaggi.
Io mi candido per cercare di portare questo modello in Consiglio, così come ho cercato di fare in questi cinque anni.
Occorre riaffermare i veri valori del fare politica.
Lorenzo Bugli – candidato numero 9 del PDCS
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