Lite per il transito in via Piandavello a Domagnano (San Marino), tre condanne

Lite per il transito in via Piandavello a Domagnano (San Marino), tre condanne

Rassegna stampa – Lite per una strada a Piandavello, tre condanne. Ora la via dovrà essere lasciata aperta

La vicenda della lite per l’accesso e il transito sulla strada della discordia, oggetto di denunce e controdenunce, alla fine ha visto tre condanne, a vario titolo, dei contendenti comparsi ieri davanti al commissario della legge Adriano Saldarelli.

La diatriba nasce dalla volontà di un 79enne sammarinese che, ritenendo di averne diritto, voleva vietare il passaggio sulla via Piandavello, a Domagnano, che conduce alla propria abitazione ma anche ad altre case e all’Oasi Verde.

L’uomo, era accusato di impedimento alla circolazione stradale e pure di avere cosparso di chiodi la via, causando danneggiamento delle auto oltre a riprendere con il proprio telefonino chi transitava sulla via, correndogli dietro e generando situazioni di pericolo, e ad avere bloccato la strada con la propria auto in alcune circostanze.

Per contro, in altri due procedimenti riuniti, erano imputate due persone che, in risposta a questo comportamento dell’uomo, erano accusate di minacce e di lesioni personali, poi derubricate in percosse.

Ieri le conclusioni del caso per il quale il giudice Saldarelli aveva auspicato, e per questo invitato le parti, una composizione bonaria. Non si è raggiunto l’accordo. Così ieri il commissario della legge ha disposto di procedere alle conclusioni.

Ha esordito il procuratore del fisco Roberto Cesarini, affiancato dalla collega Manuela Albani. La Procura fiscale, ricostruendo i fatti e stigmatizzando il comportamento del 79enne, ha chiesto la condanna di questo a 4 mesi complessivi e 500 euro di multa. Allo stestto tempo il Pf ha anche rilevato come il comportamento degli altri imputati, quanto alle minacce e alle percosse, non fosse stato una reazione corretta, ed ha chiesto per entrambi la condanna a una multa.

Opposta la posizione del suo difensore, Rossano Fabbri, che ha evidenziato come vi fossero in passato dei cartelli che dichiaravano accessibile la strada a certi veicoli. Ha chiesto dunque l’assoluzione e, per contro, il risarcimento del danno per le percosse e le ingiurie subite dal suo assistito.

Il difensore degli altri due imputati, Alessandro Amadei, ha parlato di provocazioni da parte del 79enne e di diritto di transito su quella strada. Facendo leva anche sul fatto che l’uomo facesse indebitamente delle riprese con il telefoni. Chiesta l’assoluzione e in subordine la pena nel minimo.

Alla fine il giudice Saldarelli ha condannato il 79enne a 6 mesi di prigionia, sospesa per 2 anni ma con la sospensione subordinata alla verifica della cessazione della condotta di impedimento di accesso alla strada, con l’incarico di verifiche periodiche di questa condizione da parte della gendarmeria.

Gli altri imputati sono stati condannati, per le percosse, a 100 euro di multa e a 50 euro l’altro imputato per le minacce.

Condanna per chi era accusato di percosse al risarcimento del danno di 500 euro del 79enne e a l’altro imputato per le minacce 100 euro, più le spese di costituzione di parte civile. Da pagare in solido le spese processuali.

L’avvocato Amadei ha annunciato appello.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

 

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