L’Informazione di San Marino, editoriale di Marino Cecchetti: “Difendere il cervello”
MARINO CECCETTI. A conclusione del recente incontro dei Sette grandi (G7), Giorgia Meloni, a proposito di Intelligenza Artificiale (su cui pure Papa Francesco è intervenuto), ha auspicato una “decisione a livello globale”. Già Putin a novembre 2023 (fonte Agenparl) propose un accordo tipo quello sulla proliferazione della armi nucleari che, nel secolo scorso, anche San Marino firmò.
Il mondo si è allarmato dopo che il magnate Elon Musk (azienda Neuralink, USA) ha “avuto il via libera per testare un chip nel cervello di esseri umani”. Sui media si è letto: Musk “ci entra nel cervello”!
Il saggista Telmo Pievani non è stato meno perentorio su “La Lettura” (Corriere della Sera). “Pensavamo di essere al sicuro almeno dentro le nostre teste”, ha sbottato, “ma non è più così”. Perché? “Una schiera di «neuro-tecnologie» promettono di entrare nei nostri cervelli”. E c’è il “rischio” che in certi Paesi “vengano sfruttate per la repressione”.
Anche Raphael Yuste, neuroscienziato della Columbia University, consiglia di accordarsi per “supervisionare tutte le iniziative del mondo nel campo delle neurotecnologie”. Insomma, non si può rimanere inerti di fronte alla notizia di ricerche sempre più sconvolgenti, ad esempio, sulle “onde cerebrali”.
Il chip di Musk è stato chiamato “Telepathy”. Inquietante! Non siamo al circo, con in scena un sedicente mago della telepatia. Si stanno davvero sperimentando tecniche che potrebbero riuscire davvero a indurre una persona a fare una certa azione, inviando uno specifico ordine direttamente nel suo cervello.
Il cervello degli umani, di fatto, ormai è da considerarsi sotto assedio. Va protetto con una “decisione” a livello planetario. San Marino di certo firmerebbe. La Cina di Xi Jinping?
Articolo tratto da L’informazione di San Marino e pubblicato integralmente dopo le 23
