Davide Ercolani, pubblico ministero di Rimini, continua a ricostruire il cammino del danaro che affluiva al latitante Giulio Lolli, un caso ancora aperto fra Bologna, Rimini e San Marino.
Scrive Lorenza Lavosi di Il Resto del Carlino: Forse sono andati proprio a cercare quei canali di ‘approvvigionamento’ di banconote fresche gli investigatori riminesi che, su indicazione del pm Davide Ercolani, sono andati a fare perquisizioni a Bologna.
Carabinieri e uomini della capitaneria di porto hanno rovistato in cassetti e computer di casa e ufficio di un promotore della Fideuram.
Nella sede della nota finanzaria gli investigatori hanno cercato tutti i documenti e i contatti intercorsi tra il brooker e Lolli anche, anzi soprattutto, quando il ‘pirata’ era in Tunisia.
Il promotore con Elenio Arcifa, arrestato dalla procura riminese per riciclaggio e favoreggiamento, avrebbero avuto dei conti correnti a loro intestati.
Il brooker non risulta indagato per ora, ma l’ipotesi che il pm sta valutando è se abbia intascato una percentuale sui soldi che riusciva a far avere a Lolli.