Corriere Romagna San Marino oltre ad occuparsi di mafia cinese che adopererebbe San Marino per il riciclaggio, tratta anche dei rapporti di San Marino con la Calabria in odore di ’ndrangheta: L’ultima frontiera del
crimine: I calabresi facevano
affari con il parco eolico / Nel mirino dell’Antimafia italiana anche i rapporti fra alcune società sammarinesi e la ’ndrangheta, in particolare la cosca Arena di Isola di Capo Rizzuto
(…) La Direzione
nazionale antimafia, nella
sua relazione, punta anche
l’indice contro la nuova frontiera
del crimine organizzato:
«Il traffico illecito dei rifiuti e
gli interessi verso le fonti alternative
».
Così mentre resta in piedi
l’indagine sul boss dei casalesi
Franco Vallefuoco e sui suoi
contatti in Repubblica, l’Antimafia
si sofferma sui rapporti
Titano – ‘ndrangheta. «Recenti
sviluppi dell’indagine della Dda
di Catanzaro vedono indagati
alcuni esponenti della cosca
Arena di Isola di Capo Rizzuto
i quali, attraverso un sistema
sofisticato di società che
arrivavano sino alla Germania
passando per la Repubblica di
San Marino, erano giunti alla
gestione criminale di un vero e
proprio parco eolico, denominato
Wind Farm Isola Capo
Rizzuto».
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